È una delle 32 cultivar di frumento duro e fa parte del gruppo dei tetraploidi (possiede 28 cromosomi). La farina di Tumminia assume ben 13 nomenclature: Grano Timilia, Grano Marzuolo, Tûmìnia Nigra, Tremelia, Tumminia, Trimminia, Tummulia, Diminia, Riminia, Grano Mazzuolo, Marzuddu, Tumenìa e Timminìa. In Sicilia viene coltivato nelle provincie di Caltanissetta, Agrigento, Enna, Palermo, Ragusa, Messina e Trapani. Si distingue per l’altezza della spiga superiore agli altri grani, circa 180 cm, e per un elevato contenuto proteico.
Essendo un grano molto resistente anche alla siccità, non richiede grandi tecniche di coltivazione e cure particolari, per questo è adatto ad essere coltivato e certificato biologico.
Le sue farine, con poca acqua, permettono la produzione di pani a pasta dura di colore scuro dotati di grande digeribilità, capaci di durare molti giorni.
La particolarità più interessante della Farina di Tumminia è proprio il fatto che è naturalmente resistente ai parassiti e questo fa sì che non sia necessario utilizzare fertilizzanti o antiparassitari per cui il grano e la farina che ne deriva sono biologici al 100%. E’ un grano a ciclo breve (si semina a marzo e si raccoglie a giugno) che lavorato con macine a pietra produce una farina integrale ricchissima di elementi propri del germe di grano e della crusca.